Paul Hindemith nacque a Hanau (Assia-Nassau) nel 1895 e morì a Francoforte sul Meno nel 1963. Studiò al Conservatorio di Francoforte, diventando ancora giovanissimo violino di spalla al Teatro dell’Opera. Nel 1921 fondò un quartetto d’archi, con il quale fu attivo come violista fino al 1929. In quegli stessi anni fondò il Festival di Donaueschingen, tuttora esistente, cominciando a esibirsi anche in veste di direttore d’orchestra.
Le sue composizioni giovanili fino al capolavoro operistico Cardillac (1926) sono permeate dall’influenza dell’Espressionismo, ma successivamente il versatile e prolifico musicista si avvicinò a poco a poco alla poetica della “Neue Sachlichkeit” (nuova oggettività), secondo la quale il vecchio ideale romantico dell’arte come luogo d’espressione andava sostituito da una moderna concezione artigianale, uno dei cui frutti più originali è la teoria della cosiddetta “Gebrauchsmusik” (musica d’uso).
A partire dagli anni trenta, Paul Hindemith maturò un’approfondita riflessione sul linguaggio armonico che lo portò a concepire un nuovo sistema, polemicamente alternativo a quello dodecafonico di Schönberg. I principi di questa teoria, applicati per la prima volta nelle tre Sonate per pianoforte (1936) e in forma magnificamente compiuta nel Ludus tonalis (1942), sorta di contraltare moderno del tonale Clavicembalo ben temperato di Bach, sono basati sul concetto di affinità armonica dei gradi rispetto alla tonica. Singolare che, una volta elaborato tale nuovo sistema, il musicista si sentì in dovere non solo di uniformare ad esso tutte le nuove creazioni ma anche di “correggere” le vecchie, tra le quali la stessa Cardillac e l’importante ciclo vocale Das Marienleben (1926), anche se è oggi invalsa l’abitudine di eseguirle nella forma originaria.
L’ultima, lunga fase creativa di Hindemith è caratterizzata dalla grande facilità e sicurezza inventiva. Ciò spiega l’incredibile vastità del suo catalogo, comprendente, tra le altre cose, numerosi Concerti e Sonate per pressoché tutti gli strumenti conosciuti.
Osteggiato dal nazismo, Paul Hindemith è uno dei numerosi musicisti europei che trovarono asilo in America. Vi si recò nel 1940. Alla fine della guerra si stabilì in Svizzera e insegnò composizione all’Università di Zurigo.
Brani eseguiti al Festival Milano Musica
Kammermusik N.1 (14 ottobre 2012)
Ludus Tonalis (25 maggio 1995)
Sancta Susanna (22 settembre 2006)
Premio Balzan 1962
Fünf Stücke per orchestra d’archi op. 44 n. 4 (24 settembre 2003)
Brani eseguiti a Musica nel nostro tempo
1922. Suite per pianoforte op. 26 (08 novembre 1981)
Cardillac (04 giugno 1987)
Des Todes Tod (27 gennaio 1980)
Kammermusik nr. 1 op. 24 n. 1 (29 gennaio 1978)
Kammermusik Nr. 5 op. 36 n. 4 (18 dicembre 1977)
Kleine Kammermusik op. 24 n. 2 (14 febbraio 1977)
Metamorfosi sinfoniche (05 febbraio 1987)
Morgenmusik (27 marzo 1977)
Ottetto (20 dicembre 1987)
Six chansons (22 marzo 1981)
Symphonie Mathis der Maler (22 aprile 1983)
When lilacs last in the dooryard bloomed: (11 febbraio 1988)