Riflessione sul tempo e lo spazio, Le cyprès blanc è un albero di luce che indica ai morenti il cammino della vita eterna.
Dufourt dispiega un paesaggio cangiante, con episodi di un mare in tempesta e di canti d’addio.
L’orchestra è trattata come una formidabile estensione della sonorità della viola, alla maniera di una cassa di risonanza orchestrata.
Nel segno di un dialogo con la tradizione sinfonica viene accostato alle distese infinite della Sinfonia n.5 di Sibelius, il suo capolavoro.
Apre il concerto il suggestivo Le cimitière marin di Fartein Valen ispirato all’omonimo poema di Paul Valéry.
Compositore norvegese, Valen fu il primo a introdurre in Norvegia la scrittura atonale e dodecafonica mantenendo però un rapporto fecondo con la tradizione. (A.P.)
In collaborazione con RAI-Radio Tre
(Trasmissione in diretta)
Orchestra Filarmonica della Scala
Frédéric Chaslin, direttore
Gérard Caussé, viola
Programma
Le cimitière marin (1934, 10')
op.20
Le cyprès blanc (2003-04, 30')
per viola solista e grande orchestra
Prima esecuzione in Italia
Sinfonia n.5 in mi bemolle maggiore (1915, 30')
op.82
Tempo molto moderato
Andante mosso, quasi allegretto
Allegretto molto
in collaborazione con